venerdì 23 aprile 2021

23 aprile 1971 - 50 anni dalla "rivoluzione toponomastica"

5 luglio 1975: seduta di insediamento del consiglio comunale a San Francesco, con le targhe di marmo delle nuove vie, dell’amministrazione guidata da sindaco Anselmo Crocicchia
 

di Fabio Ceccarini

Il 23 aprile 1971, con Deliberazione del Consiglio Comunale n. 6, il Comune di Capranica, guidato dal sindaco Pier Luigi Nicolini, da’ il via all’intitolazione di numerose vie e piazze della Città. La delibera viene motivata "dalla necessità di completare la toponomastica cittadina con la intitolazione di tutte le strade senza denominazione per ottemperare alle disposizioni dell'ISTAT del 27-1-69 in preparazione dell'XI censimento della popolazione". 

Vengono intitolate le vie di interi quartieri che in seguito allo sviluppo edilizio degli anni Sessanta, erano spuntati dal nulla con molta rapidità. Vallesanti, Sacro Cuore, Ruscelli e Case Nuove hanno finalmente un riscontro toponomastico ufficiale nello stradario comunale. In tutto vengono rinominate o intitolate ben 48 vie e piazze. Ma questa delibera è anche quella che Giuseppe Morera, nel 1983, definirà come "rivoluzione toponomastica". 

 

Perché oltre a dare il nome alle vie nuove, intitolandole a Giacomo Matteotti, Alcide De Gasperi, Caduti Sardi, Padre Monti, Maria de’ Mattias, e molti altri, rinomina molte vie del centro storico - a detta del vecchio Generale - senza una fondata ragione. Da via Borgo Vittorio Veneto si passa così a Corso Francesco Petrarca, da via XX Settembre a Via degli Anguillara, da Piazza Perugina a Piazza Crocì, il primo tratto di via di Castelvecchio prende il titolo di Via Virginio Vespignani, e Piazza Roma diventa Piazza VII luglio. La delibera era stata in parte concordata con l’opposizione socialista, capeggiata dagli ex sindaci Ugo Morera e Anselmo Crocicchia, finendo col recepire un paio di proposte significative avanzate da questa parte politica, come Piazzale dei Lavoratori e Piazzetta della Corte degli Anguillara. 

I residenti dei nuovi quartieri gradirono le intitolazioni, mentre quelli che abitavano nel centro storico accettarono i cambiamenti obtorto collo. Soprattutto per i disagi derivanti dalla necessità di rinnovare obbligatoriamente i documenti di identità, le patenti di guida e i libretti di circolazione delle automobili. Per non parlare delle variazioni delle intestazioni delle utenze.


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CECCARINI, Fabio, «23 aprile 1971 - 50 anni dalla "rivoluzione toponomastica"», Capranica Storica, 23/04/2021 - URL: https://www.capranicastorica.it/2021/04/23-aprile-1971-50-anni-dalla.html

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